giovedì, 30 novembre 2023

12mila piante di canapa coltivate in serra trovate a Taurianova

Dodicimila piante di canapa coltivate in 12 serre di proprietà di un’azienda agricola, e sacchi di marijuana giá pronti allo spaccio per un valore di circa nove milioni di euro. La piantagione è stata trovata dai Carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova e del Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Taurianova, agli ordini del Capitano Marco Barone e del Tenente Maurizio Blasa, coadiuvati dai militari dello Squadrone eliportato CC Cacciatori di Calabria e del 4° Reggimento CC a Cavallo, durante un servizio mirato. All’interno di 12  serre in contrada Castagneto, in un fondo agricolo di proprietà dell’ azienda floricola “Mediterranea”, attualmente gestita dal curatore fallimentare nominato dal tribunale di Palmi, i militari hanno trovato una vastissima piantagione consistente in oltre dodicimila piante di canapa indiana, di altezza variabile tra 1 e 3 metri.
I Carabinieri, insospettiti dal forte odore di marijuana, si introducevano all’interno del fondo rinvenendo una vera e propria azienda per la produzione dello stupefacente.
Le piante, in perfetto stato vegetativo, venivano curate attraverso un impianto di irrigazione e di aerazione perfettamente funzionante.
Inoltre, durante le operazioni di taglio delle piante, al termine di un’attenta ed accurata perquisizione dei luoghi, i Carabinieri, all’interno di alcune cavità, ricavate dall’accumulo di rami e rovi, rinvenivano una tenda da campeggio con all’interno 153 confezioni di marijuana ripartiti in altrettanti sacchi da 1 kg ciascuno, pronti per la cessione.
Oltre allo stupefacente, i militari rinvenivano e sequestravano n. 3 ventilatori industriali e svariato materiale utilizzato per l’irrigazione, la pulitura e il confezionamento dello stupefacente.
Al termine delle operazioni di campionatura, durate diverse ore, come disposto dal pm di turno presso la Procura della Repubblica di Palmi, tutto lo stupefacente rinvenuto è stato distrutto sul posto.
Dalle piante di canapa rinvenute, i produttori avrebbero potuto ricavare un quantitativo di stupefacente pari a circa 6mila kg, in grado di realizzare profitti per un valore di circa di circa otto o nove milioni di euro.
Sono tutt’ora in corso indagini per identificare i soggetti responsabili della coltivazione e dell’immissione nel mercato illecito della droga