La Regione avvia il percorso utile a garantire il diritto all’istruzione degli studenti calabresi, in vista dell’istituzione dell’Autonomia differenziata. Lo annuncia il vicepresidente della Giunta regionale ed assessore all’Istruzione, Giusy Princi, la quale afferma di aver già avviato un’interlocuzione con il ministro per le Autonomie e gli Affari regionali, Roberto Calderoli, perché l’autonomia non provochi disuguaglianze relative al sistema scolastico delle diverse regioni d’Italia. “Il nostro impegno quotidiano – afferma Princi – è di garantire un sistema Istruzione che accorci le diseguaglianze e che garantisca gli stessi diritti, formativi, sociali, civili per tutti gli studenti, gli insegnanti e i dirigenti scolastici, sia che vivano in Calabria che in altre regioni d’Italia. Per questo credo fortemente in un sistema scolastico nazionale e pubblico. La scuola, mai come in questo difficile momento che il mondo sta vivendo, rappresenta una forte speranza di salvezza e di garanzia dei diritti costituzionali”.
“La Regione Calabria – prosegue la vicepresidente -, attraverso una serie di misure mirate, è già impegnata a colmare il divario territoriale legato all’istruzione, puntando ad accorciare le distanze non solo con le altre regioni italiane ma anche quelle territoriali all’interno della stessa Regione. Sono, infatti, ingenti le risorse stanziate e previste con la nuova programmazione attraverso cui si vogliono garantire pari opportunità di sviluppo e di superamento delle disuguaglianze e delle barriere territoriali, sociali, culturali ed economiche. Obiettivo strategico è quello di promuovere il diritto allo studio elevando la qualità della scuola calabrese e garantendo pari opportunità di successo formativo a tutti gli studenti, nello specifico: potenziamento dei servizi educativi dell’infanzia (asili nido, sezioni primavera), miglioramento del trasporto scolastico, ausili didattici ed attrezzature per l’inserimento degli alunni disabili, tempo pieno, servizio mensa. Le nostre azioni, condivise con l’Ufficio scolastico regionale e con il mondo sindacale – rimarca Princi – sono orientate all’elaborazione delle nuove linee guida regionali sul dimensionamento scolastico e su una nuova legge del diritto allo studio che vede quella della Regione Calabria ferma al 1985. La nostra mission principale sarà, infatti, quella di fronteggiare la povertà educativa, salvaguardare le aree marginali per evitare la dispersione scolastica. In un momento così delicato – conclude la vicepresidente Princi – occorre pertanto evitare, di determinare ulteriori differenze di qualità dell’istruzione tra studenti e scuole dello stesso territorio, tra studenti e scuole calabresi e tra studenti e scuole italiane”.