Cronaca Crotone Europa - Mondo Notizie Primo Piano

Blitz di Polizia ed FBI nel Crotonese: fermati 18 affiliati della cosca Corigliano-Comito (VIDEO)

Si tratterebbe di soggetti appartenenti ad un’associazione criminale che operava anche negli Stati Uniti

Un’operazione della Polizia di Stato, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, ha con sentito di effettuare 18 arresti nei confronti di soggetti appartenenti alla cosca mafiosa Corigliano-Comito di Rocca di Neto, in provincia di Crotone, con l’impego di duecento poliziotti appartenenti al Servizio Centrale Operativo, alle Squadre Mobili di Crotone e Catanzaro, ai Reparti Prevenzione Crimine, unitamente a personale del Federal Bureau Of Investigation (FBI) degli Stati Uniti d’America. Destinatari dei provvedimenti restrittivi sono diversi soggetti fortemente indiziati di appartenere ad una associazione per delinquere di stampo mafioso operante nella città crotonese con proiezione negli Stati Uniti d’America.

Sono 18 i provvedimenti di fermo eseguiti dalla polizia nell’ambito dell’operazione su un’associazione mafiosa con base a Rocca di Neto, nel Crotonese, con proiezioni negli Stati Uniti d’America, dove avrebbe gestito una vasta serie di attività illecite, proiettate, soprattutto, ad estorsioni, anche nell’area di Manhattan. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dal sostituto procuratore della Dda di Catanzaro Paolo Sirleo, che ha diretto l’inchiesta in stretto coordinamento con il Procuratore della Repubblica, Nicola Gratteri. L’indagine era stata avviata nel marzo 2020 dal FBI ed ha consentito di individuare un gruppo criminale dedito all’attività estorsiva. Rilevante è che nessuna delle vittime aveva denunciato gli estorsori. Il tutto avveniva attraverso un vocabolario studiato in maniera strategica: le vittime segnalavano la disponibilità di denaro da consegnare nelle mani del clan facendo finta di ordinare un certo quantitativo di cornetti al bar gestito dalla famiglia Comito. In seguito alle intercettazioni, in un episodio la polizia giudiziaria ha effettuato una perquisizione dell’auto con la quale erano stati consegnati i cornetti, trovando a bordo 2mila euro in contanti. I proventi servivano per alimentare una cassa comune gestita dal capo clan, il cui contenuto veniva poi diviso in base a precisi accordi. Il gruppo criminale, inoltre, possedeva una cospicua quantità di armi, attraverso le quali faceva valere il proprio dominio sul territorio e da utilizzare all’occorrenza per commettere altri reati. L’esercitazione all’uso delle armi avveniva in una zona isolata di Rocca di Neto, dove sono stati rinvenuti quattro fucili ed una pistola. Il monitoraggio operato nei confronti del gruppo criminale consentiva di raccogliere elementi indiziari in ordine alla responsabilità di alcuni danneggiamenti ed atti intimidatori, commessi degli appartenenti al sodalizio anche per fortificare la loro supremazia sul territorio, tra cui il danneggiamento con bomba carta ad un distributore automatico di snack e bevande di Rocca di Neto. Nell’ambito delle attività investigative sono emersi indizi gravi in ordine all’esistenza di un’associazione dedita al traffico illecito di sostanze stupefacenti, finalizzata all’acquisto da diversi fornitori della provincia, principalmente di cocaina e marijuana, ed al successivo smercio sul territorio di Rocca di Neto, controllato dalla famiglia COMITO radicatasi in quel contesto spaziale in regime di monopolio. Il procedimento penale è attualmente nella fase delle indagini preliminari.

Condividi su

 

DIRETTA VIDEOCALABRIA

Il meteo

Meteo Calabria

VIDEO ONLINE – AGENZIA VISTA

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com