domenica, 03 dicembre 2023

Centosette morti negli ultimi cinque anni: il rapporto di “Basta vittime sulla statale 106” (VIDEO)

106 è il progressivo che le dà il nome. 107 le croci idealmente spuntate da quell’asfalto negli ultimi cinque anni. Il dato è stato fornito, nel corso di una conferenza stampa per la presentazione del rapporto dell’associazione “Basta vittime sulla statale 106”, che da anni si batte per ammodernare ed ampliare il tratto e per elevarne gli standard di sicurezza. Nel quinquennio tra il 2014 ed il 2018, come detto, sulla statale 106 hanno perso la vita in incidenti stradali 107 persone: 14 nel 2014, 22 nel 2015, 32 nel 2016, 17 nel 2017 e 22 nel 2018. Ma come spiega Fabio Pugliese, presidente dell’associazione, c’è un altro filtro per interpretare ancora meglio quei numeri, ed è quella della territorialità: in rapporto alla lunghezza del tratto ed alla popolazione, nelle province di Cosenza e di Catanzaro negli ultimi cinque anni la situazione è peggiorata.

Nel Catanzarese, dove la statale si estende per 76 chilometri, le vittime sono state 28; in provincia di Cosenza, dove i chilometri sono 113, si sono registrati 31 morti; in provincia di Crotone, su 84 chilometri di strada si sono contate 17 vittime; e lungo i 132 chilometri della provincia di Reggio Calabria hanno perso la vita 31 persone. Il rapporto mette in evidenza che l’incidentalità aumenta ad agosto e dicembre, non a caso mesi in cui i flussi di traffico lievitano per i rientri degli emigrati, che il 79% delle vittime sono uomini, mentre dal punto di vista anagrafico i giovani sono quelli che pagano il tributo più pesante: l’età del maggior numero di vittime è stata registrata nella fascia fino a 34 anni (il 38%), seguita da quella tra 35 e 55 anni (il 25%), quindi quella tra i 56 ed i 70 anni (il 24%), mentre i morti ultra 71enni sono stati 14 (il 13%). Con 19 vittime, il territorio di Corigliano Rossano è quello più colpito dai lutti, seguito da Crotone, con 8 morti. Secondo Pugliese, esiste una relazione tra il numero delle vittime e quello degli interventi di miglioramento della rete. Ma a tutti questi dati, spiega sconsolato, la politica calabrese sembra essere totalmente disinteressata.