Con un aumento del 20% rispetto ai quindici giorni precedenti, la situazione nelle carceri inizia ad essere allarmante. Lo rende noto il Sindacato Polizia Penitenziaria S.PP, per tramite del segretario generale Aldo di Giacomo. I detenuti contagiati – riferisce la sigla sindacale – sono 576 di cui 17 ricoverati; la regione più colpita è la Lombardia con 91 casi, mentre gli istituti più colpiti sono quelli di Catanzaro con 50 detenuti infetti, seguito da Pesaro con 46, ed Asti con 39. I poliziotti penitenziari contagiati, invece, sono 790. La regione che vede più contagi è l’Emilia-Romagna con 92 positivi seguita dal Lazio con 89, mentre gli istituti con più poliziotti penitenziari contagiati sono quelli di Bologna con 23 infetti e Venezia Santa Maria Maggiore con 22. Il piano vaccinale- riferisce il sindacato – continua con difficoltà con solo 11.200 poliziotti penitenziari avviati alla prima somministrazione e con alcune regioni, come il Molise, in cui nessuno poliziotto è stato ancora vaccinato; mentre solo 2.500 detenuti vaccinati su un totale di circa 54 mila.
«Il piano vaccinale per le carceri continua molto a rilento – ha dichiarato il segretario Di Giacomo – con alcune regioni in cui i vaccini realmente ancora non vengono effettuati. Per la popolazione detenuta ancora peggio con solo 2500 unità vaccinate. Siamo molto preoccupati perché se il virus, ma soprattutto le sue varianti, dovessero entrare nelle carceri il pericolo sarebbe altissimo. Abbiamo provveduto in queste ore ad allertare l’amministrazione ma soprattutto le Asrem ed i prefetti per velocizzare al massimo l’effettuazione dei vaccini per i poliziotti penitenziari ed i detenuti. Se il piano vaccinale non viene portato avanti in modo più veloce, il rischio contagio potrebbe essere di grave pregiudizio all’incolumità di detenuti e poliziotti».