«Da una parte, non si sono dimostrati evidentemente sufficienti e convincenti, fino ad oggi, né le diverse denunce né tanto meno gli appelli a tutti gli organi competenti a considerare necessaria ed urgente l’apertura di un presidio delle forze dell’ordine nella sempre più importante destinazione turistico-montana di Trepidò. Dall’altra, si ripetono, purtroppo e sempre nello stesso territorio, fatti e misfatti tali da far elevare sensibilmente il livello diffuso di insicurezza e di preoccupazione, tanto nella popolazione residente quanto nei sempre numerosi visitatori ed ospiti. Un clima di oggettiva preoccupazione che diventa ancora più grave ed insostenibile quando ad esser presi vigliaccamente di mira sono direttamente lo Stato e le sue articolazioni, i suoi simboli e le testimonianze di legalità e di giustizia».
È quanto dichiara in una nota il sindaco di Cotronei Nicola Belcastro che ha sporto formale denuncia/querela contro ignoti per i danneggiamenti aggravati sul bene confiscato alla mafia ed assegnato al Comune da parte dell’Agenzia dei beni confiscati. Si tratta della villetta sita in località Pian del Sole, a Villaggio Palumbo, attualmente oggetto di bando per la concessione per scopi sociali alle associazioni del territorio. Dalle stanze messe a soqquadro, alle pareti del camino ridotte in calcinacci, dalla distruzione dei sanitari e degli arredi al danneggiamento delle scale in legno che conducono al piano superiore, dai vetri e specchi mandati in frantumi, al sabotaggio del contatore elettrico. Sono, questi, alcuni dei danni provocati (non si sa precisamente quando) dai malviventi introdottisi nella villetta. Il Comune si costituirà di parte civile nell’eventuale processo penale e per il riconoscimento del danno.
L’obiettivo del bando promosso dall’amministrazione comunale, rivolto al mondo dell’associazionismo, ha questa ambizione: favorirne il riutilizzo e la fruizione per finalità esclusivamente sociali; restituire alla collettività beni frutto di proventi da attività illecite; rafforzare i sentimenti di legalità e la fiducia nelle istituzioni. La struttura, con 7 vani e distribuita su una superficie di 129 metri quadri, sarà assegnata a titolo gratuito per un periodo di 15 anni. Al suo interno dovranno svolgersi attività socio-culturali ed ambientali al servizio del territorio e dell’intera comunità, ma l’obiettivo dei malviventi è quello di far si che nessuna associazione partecipi, in modo tale da poter ribadire che la legalità non si riprende questo locale.