Non è una nuova piattaforma quella che in queste ore i cittadini di Crotone stanno vedendo all’orizzonte, e che ha suscitato indignazione sui social: a quanto appreso, si tratta di un impianto di jackup a bordo dell’imbarcazione Key Manhattan, una nave platform, per ripulire i pozzi esistenti e verificare se vi è la possibilità – sempre sui pozzi esistenti – di implementare la produzione di estrazione di metano. E’ un impianto che viene sistemato temporaneamente accanto le piattaforme per consentire le azioni appena citate. Sempre a quanto appreso, questa operazione è avvenuta anche in passato. Dal Comune fanno sapere che contemporaneamente all’arrivo dell’impianto, Eni ha comunicato formalmente l’avvio dell’attività. “A fronte delle sollecitazioni e richieste di chiarimento pervenute nelle ultime ore a seguito dell’arrivo dell’impianto presso la costa crotonese – scrive il Comune -, è opportuno ribadire che le attività di manutenzione straordinaria dei pozzi esistenti sono state regolarmente autorizzate, in base alle vigenti prescrizioni di legge, dal Comitato Offshore presso l’ Ufficio nazionale minerario per gli idrocarburi e le georisorse (UNMIG) del Ministero dell’ambiente anche sulla base di una valutazione di incidenza (VIncA) effettuata dalla Regione Calabria. Il Comune di Crotone, pur non potendo rilasciare alcun parere in merito e pur non avendo alcun ruolo di compartecipe nell’ambito dei procedimenti autorizzativi, è rimasto costantemente informato sull’evoluzione del procedimento e nell’ambito della trattativa ciò ha consentito all’ente di concordare l’obbligazione aggiuntiva per un importo complessivo prossimo ai 5 milioni di euro”.
G.L.