Ci è giunta in redazione una lettera firmata da due coniugi i quali ringraziano i medici del 118 e del Pronto Soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone per aver salvato la figlia alla loro figlia neonata giunta in nosocomio in codice rosso in preda a crisi convulsive. Se la sanità è arrivata al pietoso stato in cui versa oggigiorno non è certo per responsabilità del personale, ma per la sciagurata scelta politica di tagliare la spesa. Ogni giorno, ogni santo giorno, medici ed infermieri fanno il loro lavoro in maniera scrupolosa, eppure di tutte le persone curate e tornate a casa in salute nulla si sa, mentre emergono i casi in cui non tutto ha funzionato. E questo, se è giusto da un lato, è impietoso ed ingiusto dall’altro.
Io e mia moglie abbiamo deciso di scrivere queste poche righe perché vogliamo ringraziare pubblicamente il personale medico/sanitario del pronto soccorso e del servizio 118 dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Crotone, per aver letteralmente salvato la vita a nostra figlia Sofia, un anno compiuto da pochi giorni.
Nella notte tra il 20 e il 21 dicembre scorsi Sofia è arrivata in pronto soccorso in codice rosso, in preda prima a crisi convulsive, poi ad una crisi respiratoria. Abbiamo vissuto momenti drammatici, nei nostri occhi e nelle nostre menti è passato di tutto, ma i medici presenti, con l’aiuto di altri specialisti, non hanno perso la calma e senza fermarsi un momento hanno tentato di far rientrare una situazione che si era di molto aggravata, riuscendo a stabilizzare la nostra piccola per poi farla trasferire d’urgenza presso la Terapia Intensiva Neonatale di Cosenza, dove dopo un paio di giorni Sofia è tornata tra noi, sveglia e vigile.
Purtroppo spesso e volentieri si parla di malasanità, ma dalla nostra esperienza abbiamo constatato, al contrario, la presenza di un personale sanitario competente e di buon cuore, a cui però – nostro personale punto di vista – andrebbe dato modo di lavorare in serenità, anche e soprattutto nei momenti più delicati e critici come quello che abbiamo vissuto noi, situazioni che per medici e sanitari avvengono quotidianamente.
Vogliamo dunque da un lato fare un ringraziamento doveroso e sentito a medici e infermieri che, nonostante tutti i problemi che sono chiamati ad affrontare e sostenere, non si risparmiano e si spendono al servizio di noi pazienti e dall’altro, in particolare, ringraziamo quei sanitari (non ne conosciamo i nomi, ma ci ricorderemo i loro volti per sempre) che quella notte hanno dato una seconda possibilità alla nostra bambina. Un grazie lo dedichiamo ai Comandi Provinciali dei Carabinieri di Crotone e di Cosenza intervenuti nella staffetta che ci ha portati a Cosenza, alla Sala Operativa della Polizia Stradale di Crotone che ha garantito sullo stato della Statale 107 Silana-Crotonese, alle Guardie Giurate presenti, al personale medico del Reparto di Terapia Intensiva Neonatale di Cosenza e anche ad amici, parenti e sconosciuti che con una pacca sulle spalle ci hanno dato il loro conforto.
Nel ringraziare chi ha aiutato Sofia, approfittiamo per fare un appello a tutte le istituzioni affinché ci sia sempre più attenzione alle condizioni in cui questi professionisti sono chiamati a svolgere il loro durissimo lavoro, non dimenticando anche la possibilità di aprire reparti specializzati. Ancora grazie per tutto quello che avete fatto!
Sofia, Carmine e Rossella