Due arresti e otto misure cautelari per spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione, cessione e porto illegale di armi da sparo e munizioni, danneggiamento seguito da incendio. È il bilancio di una operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica tra Caulonia, Serra San Bruno, Carate Brianza e Brugherio, e che conta in tutto venti indagati.
Le persone arrestate sono Vittorio Cavallaro (38 anni) e Ilario Spanò (33 anni) di Caulonia, condotti in carcere a Locri e Monza. Altre otto persone sono state sottoposte, invece, alla misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.
L’operazione è stata denominata “Geocaching”, dal nome di una sorta di caccia al tesoro in cui i partecipanti – mediante un punto Gps – devono ritrovare una cassetta ove appongono un proprio segno distintivo. Il nome deriva dal fatto che i riscontri sul territorio siano stati compiuti attraverso una localizzazione effettuata tramite i GPS, installati sulle autovetture controllate, che hanno permesso l’individuazione dei nascondigli ed il rinvenimento di droga e armi anche nelle zone più impervie del territorio cauloniese.
Le indagini, durate circa un anno e coordinate dal sostituto Procuratore di Locri Rosanna Sgueglia, hanno visto 20 indagati ed hanno avuto origine da un’attività mirata su una carrozzeria di Caulonia Marina, luogo d’incontro di alcuni indagati per la gestione di traffici illeciti. Le conseguenti intercettazioni telefoniche ed ambientali, assieme ai servizi di osservazione, controllo e pedinamento eseguiti con lo Squadrone eliportato cacciatori “Calabria”, avrebbero permesso di documentare una sistematica e costante attività di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, accertando 70 episodi di spaccio nelle zone dell’alto Jonio reggino, nonché le condotte di detenzione, cessione e porto illegale di armi e munizioni, segnatamente carabine e fucili da utilizzare per l’esercizio illecito della caccia da parte di soggetti privi della prevista licenza.