Da un lato l’intenzione di Eni di creare nell’ex sito industriale una discarica che contenga i rifiuti pericolosi del sito di Farina-Trappeto; dall’altro l’accordo sottoscritto il 21 dicembre scorso tra il colosso industriale ed il Comune di Crotone. È su questi due punti che 15 consiglieri comunali chiedono la convocazione di una seduta ad hoc, che chiarisca tutti gli aspetti di questioni decisamente importanti per il futuro della città.
Intanto c’è da chiarire le intenzioni dell’Eni, che si prepara a tombare nell’area industriale di Crotone rifiuti pericolosi che invece, in base al Piano operativo di bonifica approvato, avrebbe dovuto smaltire fuori dalla regione. L’idea del colosso industriale è quella di creare una enorme vasca di contenimento all’interno del sito dell’ex Pertusola sud, nella quale conferire circa 118 mila tonnellate di Tenorm con matrice di amianto, dunque rifiuti pericolosi derivanti dalla bonifica della storica discarica sul mare di Farina-Trappeto, che si trova a poche centinaia di metri di distanza. Un’idea che pone tanti interrogativi, ai quali i consiglieri comunali chiedono che vangano date delle risposte.
Esattamente come chiedono di avere chiarimenti sull’accordo con il quale Eni riconosce al Comune la somma di 16 milioni e 750mila euro. Un accordo che secondo alcuni consiglieri è troppo sbilanciato in favore dell’azienda, perché non tiene conto del reale prezzo che Crotone paga per l’estrazione del metano, in termini ambientali quanto economici, e non tiene conto degli impegni presi da Eni in accordi precedenti.
Di questi temi, dunque, si dovrebbe discutere in un Consiglio comunale specifico che i 15 consiglieri chiedono venga convocato con urgenza. L’iniziativa è del capogruppo del Partito democratico, Andrea Devona, che è il primo firmatario della richiesta. Che conta, tra i firmatari, anche due rappresentanti della maggioranza che sostiene il sindaco Vincenzo Voce.