Cinque persone sono state arrestate a Rosarno dai Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro poiché ritenute responsabili, a vario titolo, di furto aggravato in concorso, porto e detenzione di armi da sparo, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope e sommersione di natante. Si tratta di Gerardo Furfaro, 23 anni (furto aggravato in concorso e traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti); Michele Furfaro, 52 anni (traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti in concorso col figlio Gerardo); Michele Circosta, 55 anni (cessione di arma comune da sparo); Giovanni Grasso, 25 anni, (concorso in porto illegale in luogo pubblico di armi comuni da sparo, esplosione di colpi d’arma da fuoco e sommersione di natante). Per loro è stata disposta la misura cautelare della custodia in carcere. Per Carmelo Gallucci, 25 anni, (furto aggravato in concorso) sono stati disposti gli arresti domiciliari.
I provvedimenti sono in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa il 20 luglio scorso dal Gip presso il Tribunale di Palmi.
Le indagini, avviate nel maggio 2016 dai Carabinieri di Gioia Tauro guidati dal capitano Gabriele Lombardo, hanno consentito di far luce su alcuni episodi commessi nella Piana di Gioia Tauro tra il mese di maggio e quello di luglio 2016.
Tutto è partito dalla denuncia di furto di 22 notebook sottratti al plesso scolastico “Istituto Comprensivo Paolo VI – Campanella “ di Gioia Tauro, nella notte tra il 21 ed il 22 maggio 2016. Immagini estrapolate dai sistemi di video sorveglianza e informazioni dai tabulati telefonici dei soggetti indiziati hanno consentito di individuare il veicolo con il quale era stato commesso il furto e di giungere alla raccolta di gravi indizi colpevolezza a carico degli indagati. Le successive indagini hanno poi permesso di estendere l’attenzione investigativa su altri soggetti loro vicini, fino a fare luce sull’attività di produzione e coltivazione di una piantagione di sostanza stupefacente costituita da circa 3.888 piante di canapa indiana trovata in contrada Carmine di Rosarno, per la quale, il 8 luglio 2016, era stato arrestato, in flagranza di reato, Furfaro Giuseppe, fratello di Michele.
E poi altri episodi di reato, tra cui la cessione di un’arma comune da sparo (nello specifico una pistola cal. 9 luger), e l’affondamento di un natante, avvenuto il 1 luglio 2016 nel tratto di mare antistante la spiaggia del Comune di S. Ferdinando, perforato da diversi colpi d’arma da fuoco da cinque giovani, presumibilmente ubriachi.