I Vigili del Fuoco precari e delegati sindacali dei Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania e Lazio, insieme ad alcuni Vigili permanenti, hanno iniziato lo sciopero della fame e della sete in casa. Alla base di questa protesta – informa una nota dell’Usb – il blocco da parte del Governo della procedura già avviata dei della stabilizzazione dei precari, 7329 unità: «rivendichiamo l’assunzione in blocco e diretta di tutte le unità che si trovano nella graduatoria della stabilizzazione in essere, poiché nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco siamo a corto di uomini, autisti, cinofili, sommozzatori».
«Se le nostre richieste non verranno ascoltate – continua la nota – la protesta non si arresterà e si amplificherà sempre di più e si estenderà a tutta la categoria, cioè ogni nostra singola unità prenderà parte a questa protesta in rete, per farci morire lentamente e sotto gli occhi di tutti. Non possiamo scendere in piazza, per il momento, ma la nostra piazza è il social, dove la rete non si può arrestare in alcun modo, dove nella rete possiamo fare vedere la realtà a tutti i cittadini attraverso le condivisioni, quindi non resta agli organi competenti dare una risposta in termini di organici sufficienti nel corpo nazionale arrivare alle 55 mila unità nel paese per dare risposte immediate di emergenza alla popolazione e non aspettare la conta dei danni a disastro avvenuto».