Nel corso dei lavori del Consiglio regionale di oggi pomeriggio, il consigliere d’opposizione Antonio Lo Schiavo ha chiesto l’inserimento all’ordine del giorno dei lavori di una sua mozione sull’emergenza energetica «che sia da stimolo – ha detto il consigliere – ad un’informativa sull’argomento da parte del presidente della Giunta, Occhiuto». Poiché la mozione non era stata preventivamente concordata, il presidente Mancuso ha invitato Lo Schiavo a discuterne in Conferenza dei capigruppo «in modo da giungere – ha detto – ad un accordo per la discussione». Il presidente Occhiuto è intervenuto per esprimere la sua disponibilità a discuterne, sottolineando però «la necessità preventiva di attendere le determinazioni della Commissione Europea sull’argomento. E’ utile capire – ha detto Occhiuto – che contorni prenderà questa azione».
L’Assise – che aveva all’ordine del giorno 16 punti – ha approvato la variazione al piano finanziario della sezione ordinaria del Piano di sviluppo e coesione della Regione e del Piano di Sviluppo e Coesione (PSC), con l’integrazione del Piano finanziario delle Sezioni speciali 1 e 2 e presa d’atto delle determinazioni del Comitato di sorveglianza e, per ultimo, il Rendiconto esercizio 2021 dell’Ente per i Parchi marini regionali. Approvati anche gli interventi normativi sulle leggi istitutive dell’Arsac e dell’Agenzia Calabria verde.
Il Consiglio regionale della Calabria ha approvato all’unanimità una proposta di legge che disciplina le “Modalità di erogazione dei medicinali cannabinoidi per finalità terapeutiche”. La proposta è stata sottoscritta dai consiglieri Ferdinando Laghi, della Lista De Magistris (primo firmatario); Michele Comito, di Forza Italia; Amalia Bruni, del Gruppo Misto; Giuseppe Graziano, dell’Udc; Simona Loizzo, della Lega, e Giuseppe Neri, di Fratelli d’Italia. «Si tratta di un risultato importantissimo – ha commentato Laghi – che va a coprire, finalmente, tutta una serie di patologie estremamente importanti ed estremamente doloroso rispetto alle quali tante persone non hanno avuto finora difesa, se non l’acquisto personale del farmaco, determinando di fatto una sperequazione tra chi poteva permettersi il farmaco e chi no. La normativa interviene su una carenza legislativa, ma serve anche a sanare una diseguaglianza che non era più accettabile». «Questa legge – ha detto ancora Ferdinando Laghi – fa sì che la Calabria si allinei con altre Regioni che già da tempo hanno definito dei provvedimenti attuativi della norma nazionale. E ce ne sono tante in cui la legge regionale non corrisponde alla legge quadro nazionale».