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Il tesoro ornitologico di Punta Alice e i progetti di Storcal sulle rotte di migrazione degli uccelli (Video)

Punta Alice è uno dei luoghi più belli e suggestivi della Calabria. Qui, nel territorio di Cirò Marina, s’incrociano storia, cultura, natura e paesaggio. I resti archeologici del tempio di Apollo Aleo emergono a due passi da un ampio tratto di spiaggia bianca e mare cristallino, incorniciato dai colori di uno dei sempre più rari tratti costieri di pineta e dune di macchia mediterranea. Da queste parti fiorisce anche la rarissima ginestra bianca, che a primavera inonda l’aria col suo profumo delicatissimo in una nuvola di piccoli fiori bianchi.

Un luogo magico, insomma, che nonostante l’immensa bellezza che potrebbe farne una delle mete turistiche più ambite dagli amanti della natura di mezza Europa, viene invece continuamente minacciato da incendi, tagli abusivi e abbandono di ogni specie di rifiuti. Eppure continua a resistere, e ad offrire tutto il suo incanto a chi è in grado di coglierne le unicità.

È da qui, per esempio, che passano le rotte migratorie di diversi tipi di uccelli diretti a nord per la bella stagione. Ed è qui, dunque, che la Stazione ornitologica calabrese ha deciso di avviare alcuni progetti di monitoraggio che saranno da un lato utili alla comunità scientifica internazionale per lo studio delle migrazioni, dall’altro prezioso strumento per la tutela e la conservazione di un habitat così importante.

Lungo il sistema dunale è stata, dunque, allestita una stazione di inanellamento per passeriformi. Dopo aver catturato con apposite reti gli uccelli più piccoli, il responsabile della stazione Mario Pucci provvede a studiarne le caratteristiche, misurare alcuni parametri utili allo studio delle migrazioni e poi apporre su una delle zampette un anellino con inciso un codice che identificherà in tutta Europa quell’uccellino. Tutti questi dati verranno inseriti in una banca dati europea, mentre l’uccellino ovviamente viene liberato. Se poi verrà ricatturato altrove, questo consentirà di capirne di più sulla rotta migratoria che ha seguito.

Nella magnifica campagna tra Cirò e Cirò Marina, invece, è in corso un altro progetto, denominato Parc (Punta Alice raptor count), che prevede il monitoraggio della migrazione pre riproduttiva di uccelli rapaci e altri grandi veleggiatori, come gru e cicogne. “Dopo un mese di attività – spiega la presidente di Storcal Manuela Policastrese, migliaia di uccelli sono stati registrati confermando le aspettative degli esperti che continueranno le osservazioni fino a metà maggio. Le specie finora osservate appartengono a 7 diversi ordini di cui i rapaci, le cicogne e le gru rappresentano la maggioranza. I falchi di palude Circus aeruginosus e le albanelle sono i veri protagonisti del fenomeno, non a caso raffigurati nel logo dello stesso Parc. La postazione di Punta Alice, in cui si sono finora alternati diversi ornitologi esperti provenienti da tutta la regione, si conferma luogo ideale per l’osservazione della migrazione. La sua posizione geografica, proiettata sul Golfo di Taranto, è infatti un vero “trampolino di lancio” per gli uccelli diretti a nord, ma anche un luogo sicuro dove trascorre la notte o attendere condizioni metereologiche favorevoli posati sui filari dei caratteristici vigneti”.

Il progetto è stato presentato in presenza del sindaco di Cirò marina Sergio Ferrari, dell’assessore all’agricoltura e risorse agroambientali con delega alla caccia e pesca Maria Teresa Gentile, del presidente del consiglio Francesca Aloisio e di alcuni esponenti della stessa StOrCal, tra cui il presidente Manuela Policastrese, i soci Salvatore Urso, Pierpaolo Storino e Mario Pucci, attivo referente locale, nonché membro del direttivo della stessa associazione.

 

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