Nei 10 anni 2012-2021 sono stati pari a circa 1 milione 138mila i movimenti in uscita dal Sud e dalle Isole verso il Centro-nord e a circa 613mila quelli sulla rotta inversa. Il bilancio tra uscite ed entrate si è tradotto in una perdita netta di 525mila residenti per il Mezzogiorno. Nel 2021 ammontano a circa 112mila i trasferimenti dai comuni meridionali verso quelli settentrionali, in lieve aumento (+3%) rispetto al 2020. La regione dalla quale si parte di più, in rapporto alla popolazione residente, è la Calabria, da dove partono 8 residenti su mille. Crotone, invece, è la provincia italiana con il più alto tasso di emigrati: 11 residenti su 1.000 che si spostano al Centro-nord. Sono i numeri del rapporto Istat “Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente – anno 2021”.
Nel 2021 si sono registrate 244mila iscrizioni anagrafiche dall’estero di cittadini stranieri (+27% rispetto al 2020). Tra i paesi europei l’Albania è il secondo paese di origine dei flussi di immigrazione con oltre 22mila iscrizioni (+28,4% rispetto al 2020), seguita dall’Ucraina (9mila, +68,6%). ornano a essere consistenti i flussi di provenienza africana, in particolare quelli dal Marocco (oltre 15mila, pari a +23%, rispetto al 2020). Per quanto riguarda l’Asia, sono quasi raddoppiati i flussi dal Bangladesh (15mila, +87%); numerosi anche gli immigrati provenienti da Pakistan (14mila, +48%) e India (11mila, +56%). Venendo agli italiani che ritornano in Patria, il rapporto Istat rileva che nel 2021 ci sono stati 75mila rimpatri, in aumento del 34% rispetto al 2020. Il 27% provengono da Regno Unito e Germania.