«La ‘ndragheta è l’organizzazione criminale più forte. Quelli che a noi sembrano segni di logoramento rappresentano in realtà la diffusione enorme che ha avuto nei vari settori. Ogni volta che si inizia un’indagine su un settore ristretto, si finisce per proiettarsi su enormi bacini economici». Lo dice all’Ansa Federico Cafiero de Raho, Procuratore Nazionale Antimafia, commentando l’operazione di oggi dei finanzieri del Comando provinciale di Lodi, su disposizione della Procura di Milano, nell’ambito dell’inchiesta Fake Onlus, su cooperative legate a pregiudicati di ‘ndragheta. De Raho ne ha parlato a margine della presentazione a Viale Mazzini, della quarta stagione (focalizzata principalmente sulle donne) di “Cose nostre”, programma ideato e condotto da Emilia Brandi che racconta chi si ribella alle mafie, in onda dal 4 luglio per quattro puntate su Rai1 in seconda serata.
«La ‘ndrangheta ormai opera ovunque, non fa differenza di tipologie economiche, investe in quelle opportunità che il mercato mostra indipendentemente da quella che è la finalità – spiega De Raho – ogni qualvolta che ci si muove, ci si rende conto di quanto forte sia grazie al denaro che proviene dal traffico di stupefacenti e da altre attività criminose». Per il Procuratore nazionale antimafia «è difficile dire quanto sia diffuso da parte della ‘ndrangheta il lucrare anche sulle onlus. Da un lato abbiamo esempi come quello dell’operazione odierna, dall’altro c’è l’accaparramento di terreni per truffe e inganni ai danni della Comunità Europea, o anche l’espletamento di un’attività di usura. Appare evidente che è capace di infiltrarsi in ogni settore». (Ansa)
