sabato, 02 dicembre 2023

Migranti, Viminale: «Accoglienza diffusa, stop a grandi centri». Potenziare gli hotspot di Calabria e Sicilia

È quanto proposto dal ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, alla Conferenza delle Regioni

Favorire l’accoglienza diffusa dei migranti attraverso i Centri di accoglienza straordinaria (Cas) e il Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai), escludendo categoricamente la nascita di grandi strutture, per quanto riguarda i Centri di Permanenza e Rimpatrio (Cpr). È quanto proposto dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, alla Conferenza delle Regioni dopo l’incontro di oggi con i governatori, assieme al ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci, e il commissario per l’emergenza immigrazione, Valerio Valenti. A quanto si apprende, sarà anche previsto il potenziamento degli hotspot di primissima accoglienza in Calabria e Sicilia, per il triage dei nuovi arrivi. “Sono fiducioso – ha detto Musumeci – sul fatto che i presidenti delle cinque Regioni che hanno negato l’intesa sulla dichiarazione dello stato di emergenza possano rivedere la loro posizione”. “Lo stato di emergenza é la naturale, inevitabile conseguenza di un flusso migratorio mai registrato nel passato – conclude il ministro della Protezione Civile – facilitare gli interventi sul territorio per consentire un’accoglienza diffusa in un contesto normativo semplificato è una priorità per ridurre disagi e promiscuità alle migliaia di migranti affluite sulle nostre coste. Abbiamo buoni motivi per ritenere che le 40 mila persone sbarcate in appena quattro mesi sono solo un antipasto rispetto ai flussi che potremmo registrare fra qualche mese”.