venerdì, 01 dicembre 2023

Modifica il corso del fiume per farci uno stabilimento abusivo

Uno stabilimento balneare abusivo, un lido attrezzato privo di autorizzazioni e realizzato nell’alveo del torrente Coserie, a Cropalati (Cs). Lo hanno scoperto i Finanzieri della Compagnia di Rossano, che hanno posto sotto sequestro un’area ampia circa 3000 metri quadrati.

Insospettiti da una serie di cartelli stradali che indicavano una struttura ricreativa ubicata nei pressi del torrente, i finanzieri hanno scoperto che, nella natura incontaminata della pre-Sila jonica, nel comune di Cropalati, era stato creato un vero e proprio lido balneare attrezzato, denominato “Cubano Vurga”, arrivando financo a modificare il letto del torrente Coserie per creare una piscina artificiale e agevolare la balneazione degli avventori.

Nei pressi del corso d’acqua era stato allestito un bar con tanto di barbecue e servizi, e i massi naturalmente collocati nel torrente erano stati utilizzati come punto d’appoggio per scivoli e altre attrezzature ludiche. Alla vista delle Fiamme Gialle il gestore della struttura, identificato in Andrea Forciniti, 39 anni, si è dato alla fuga. Raggiunto poco dopo, confermava di non essere in possesso di alcuna autorizzazione per l’occupazione del suolo demaniale, o per l’esercizio di attività di ristorazione o somministrazione bevande.

Tutti i manufatti insistenti sull’area, dalla struttura del bar agli ombrelloni, compresi i servizi igienici e i tavoli per il ristoro degli avventori, erano stati quindi piazzati sul posto abusivamente e senza autorizzazione.

Le Fiamme Gialle hanno inoltre accertato che l’uomo abbia svolto lavori non autorizzati nell’alveo del torrente, operando degli scavi, creando un terrapieno e rendendolo impermeabile con l’apposizione di teli in plastica al fine di allestire una vera e propria piscina per il relax dei bagnanti, modificando con tale opera il corso naturale del torrente Coserie e creando un bacino artificiale estraneo all’ecosistema e potenzialmente pericoloso in caso di forti precipitazioni, aggravando, di fatto, il rischio idrogeologico in un’area geografica già duramente colpita da fenomeni alluvionali.

Il gestore dell’attività abusiva è stato denunciato all’Autorità giudiziaria e dovrà rispondere dei reati di deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi, di invasione dei terreni e di abusiva occupazione di spazio demaniale.