“Mi sono salvato salendo sopra un legno, ho nuotato mezz’ora e quando sono arrivato a terra non c’erano ancora i carabinieri”. Così uno dei superstiti del naufragio del caicco carico di migranti del 26 febbraio a Steccato di Cutro – 87 i morti accertati al momento – ha raccontato gli ultimi drammatici momenti nell’incidente probatorio in corso davanti al Gip del tribunale dei minorenni di Catanzaro disposto nell’inchiesta sul presunto scafista 17enne. Lui e l’altro teste sentito oggi, hanno anche sostenuto che il 17enne faceva da interprete tra gli scafisti turchi ed i migranti, ma non faceva parte dell’equipaggio. Il teste ha poi riferito che i soldi del viaggio – circa 8.000 euro – erano bloccati in Turchia, consegnati ad una terza persona, in attesa dell’arrivo.
Naufragio Cutro, superstite: “Ho nuotato mezz’ora fino a riva e non c’erano ancora i soccorsi”
Le testimonianze rilasciate nel corso del secondo incidente probatorio20 Marzo 2023 16:46

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