Indennizzare e non risarcire. Ci tiene e precisarlo il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, in riferimento ai superstiti ed ai parenti delle 94 vittime del naufragio di Steccato di Cutro, avvenuto sulle coste crotonesi lo scorso 26 febbraio. E lo fa rispondendo alle domande dei giornalisti al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che ha presieduto presso la Prefettura di Crotone. La risposta del ministro fa riferimento alla richiesta di esclusione dal processo contro i presunti scafisti da parte del Fondo di garanzia per le vittime della strada, che si occupa, appunto, di risarcimenti in caso di incidenti stradali, anche in mare, e che è gestito da Consap, società per azioni italiana interamente partecipata ministeriale. Dopo aver confermato l’intenzione da parte del governo di voler realizzare almeno un Centro per il rimpatrio in Calabria, senza fornire ulteriori dettagli su dove e quando, sul tema dei migranti è stata aperta una parentesi sulla delicata e complessa questione dei migranti minori non accompagnati, per la cui accoglienza la prefettura di Crotone ha dovuto creare, eccezionalmente, un centro all’interno del Cara di Sant’Anna, non essendoci sul territorio centri di seconda accoglienza.