Personale della Squadra Mobile della questura di Crotone e del Servizio Centrale Operativo, insieme alla Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza, hanno individuato altri due soggetti di nazionalità turca, presunti responsabili del naufragio di Steccato di Cutro. Nel corso dei sopralluoghi effettuati sul luogo del naufragio, una pattuglia della Guardia di Finanza – nei pressi di una strada interpoderale adiacente alla spiaggia – ha trovato alcuni stralci di un documento riconducibile ad un cittadino di origini turche, classe ’95. Secondo alcune informazioni rese dai superstiti, diversi testimoni hanno riconosciuto il turco raffigurato sul documento come lo scafista che si alternava con gli altri alla guida dell’imbarcazione, riparando in alcuni casi i guasti meccanici verificatisi ai motori del natante durante la navigazione.
Sono state, pertanto, attivate le ricerche in ambito nazionale ed internazionale, attraverso l’inserimento dei dati del fuggitivo nelle banche dati in uso alle forze di polizia.
Il 3 marzo scorso la polizia austriaca, nel corso di un controllo, ha fermato il cittadino turco in quanto sprovvisto di documenti d’identità; una volta identificato, dal controllo del nominativo nella banca dati, è emerso l’inserimento fatto dalle Forze dell’Ordine. Sulla base delle informazioni ricevute dall’Austria relative al controllo effettuato sulla persona, l’Unità italiana della Rete Europea di Ricerca Latitanti E.N.F.A.S.T (European Network Fugitive Active Search Teams) ha attivato un immediato scambio informativo con l’omologa Unità FAST austriaca, coordinandone le attività di ricerca sul campo fino a giungere all’arresto del latitante a Graz. Sono in corso le procedure di consegna.
L’indagato è stato fermato in esecuzione del Mandato di Arresto Europeo adottato dal Tribunale di Crotone su richiesta di questo Ufficio di Procura, e si trova attualmente in un centro di detenzione in Austria, in attesa dell’iter di consegna italiana. Dalle attività investigative svolte dalla Polizia di Stato e dai militari della Sezione Operativa Navale di Crotone, è stato inoltre identificato un altro scafista di nazionalità turca di circa 30 anni, riconosciuto tra le vittime del naufragio.