Attualità Notizie Primo Piano

Pennetti, Tar: “La Calabria ha ritardi su vari fronti, ma c’è miglioramento degli atti amministrativi”

Il presidente del Tribunale amministrativo regionale ha aperto l'inaugurazione dell'anno giudiziario

“Emerge un quadro chiaroscurale. Per un verso prosegue l’iter di ripresa del calo dei ricorsi legata anche alla vicenda pandemica, però nello stesso tempo permane un gap che ancora sembra collegarci a quel periodo”. Esordisce con queste parole il presidente del Tribunale amministrativo della Calabria, Giancarlo Pennetti, alla conferenza stampa che ha preceduto l’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Spesso – afferma Pennetti – l’andamento del contenzioso riflette gli equilibri più generali sul piano sociale ed economico di un territorio, nel caso di una regione. In fondo si tratta di un sistema che cerca di uscire ma è ancora trattenuto. C’è un calo di ricorsi di circa 200 e rotti in meno in ingresso nel 2022 rispetto al 2021: pensiamo che questo sia legato all’aumento del costo della vita e alla spirale inflazionistica nel 2022 per Omicron e la guerra, all’aumento dei costi energetici, del costo della vita e dell’impatto sulle famiglie, soprattutto in Calabria dove c’è un reddito pro capite più basso, e quindi anche il fattore di stimolo della ripresa economica che forse arranca in qualche caso, compreso quello del Pnrr. Insomma. Un quadro chiaroscurale a livello sociale ed economico che si riflette probabilmente sui ricorsi”.  “Calano i ricorsi in materia di appalto, spesso non sono cali drammatici ma percepibili come significativi. Le interdittive antimafia – continua il presidente del Tar – sono sempre numerose, purtroppo, ancorché anche qui i ricorsi siano stati in diminuzione, aumenta il pubblico impiego, altre voci meno importanti sul piano statistico restano più o meno simili”.

Per quanto riguarda la sanità “c’è stato un calo di ricorsi, probabilmente legato a un fatto amministrativo, perché una cosa è il discorso amministrativo, un’altra quello dei servizi sanitari in senso stretto e su quest’ultima non entro naturalmente. Certamente la riconduzione a unità della struttura commissariale con l’apparato burocratico regionale ha favorito una probabile velocizzazione delle procedure. Infatti, i ricorsi in materia di silenzio, di accreditamento, ai budget eccetera vengono definiti evidentemente in tempi più ridotti da parte dell’apparato regionale guidato nella direzione politico-amministrativo dal presidente della Giunta regionale. Questo superamento dello scollamento che c’era prima tra struttura commissariale statale e uffici regionali – afferma Pennetti – ha fatto sì che ci fosse una riduzione di ricorsi di questo tipo e, naturalmente, questo è un dato positivo”.

La grave carenza di organico non consente di svolgere velocemente la mole di lavoro. Al Tar Calabria, infatti, sono presenti solo 7 magistrati, anziché 12, come previsto dalla legge. Già dal mese di giugno il presidente sta chiedendo almeno altri 3 magistrati in supporto ai 7 già presenti. La situazione è più drammatica nella prima sezione, dove i magistrati sono solo 3. “È un sistema che non può andare avanti evidentemente, ciò nondimeno l’arretrato lo abbiamo intaccato considerevolmente perché lo scorso anno nel quadro del Pnrr è partita la possibilità di smaltimento dell’arretrato, quello pendente al 31 dicembre 2019, quello più vecchio. La prima sezione aveva questo tipo di arretrato e ne abbiamo approfittato eliminando con cinque udienze da remoto gran parte di questo arretrato, oltre 400 ricorsi sono stati eliminati e definiti e ne sono rimasti solo 220-230. In effetti poi c’è stato un restringimento dello spazio di ricorsi a questo meccanismo da parte degli organi di autogoverno a determinati Tar che hanno grossi arretrati, come il Tar del Lazio, della Campania Napoli, Lombardia Milano. Noi siamo usciti dal Pnrr, peccato perché correvamo moltissimo nell’eliminazione dell’arretrato, avremmo finito nell’agosto del 2023 invece che nel 2026”.

Nel contesto dell’attività delle pubbliche amministrazioni la situazione della Calabria “si colloca all’interno del quadro del Mezzogiorno d’Italia. Sappiamo che il Sud – dichiara il presidente del Tar – ha ritardi su vari fronti e la pubblica amministrazione al Sud e in Calabria soffre di una serie di problemi in maniera più significativa rispetto alle amministrazioni del Centro Nord. Per quanto riguarda gli atti amministrativi c’è un processo di continuo miglioramento, ma questo non è un fenomeno recente, e probabilmente è dovuto a una più attenta selezione del personale e un’attribuzione degli incarichi. C’è una tendenza al miglioramento degli atti amministrativi, anche se naturalmente qualche volta contraddetta da situazioni, magari anche dovute all’affanno di enti con poco personale. Noi dobbiamo essere messi nelle condizioni di fare di più, meglio e in tempi ancora più brevi. Questo Tar ha magistrati validissimi e un foro che sollecita e stimola, ma se vogliamo mantenere un trend per cui la gente è soddisfatta dobbiamo avere qualche magistrato in più”.

Condividi su

 

DIRETTA VIDEOCALABRIA

Il meteo

Meteo Calabria

VIDEO ONLINE – AGENZIA VISTA

WP2Social Auto Publish Powered By : XYZScripts.com