La procura della Repubblica di Vibo Valentia e la Guardia di Finanza hanno da tempo avviato mirate indagini finalizzate a verificare la regolarità delle fruizioni del Reddito di cittadinanza da parte di soggetti non aventi diritto, appartenenti o collegate alla criminalità organizzata. I controlli hanno, ancora una volta, prodotto risultati positivi, consentendo l’individuazione di un esponente apicale della ‘ndrangheta vibonese che, omettendo di comunicare di essere stato colpito da una misura cautelare personale emessa nell’ambito dell’operazione “Rinascita – Scott”, aveva indebitamente beneficiato, dal mese di gennaio, di circa 3mila euro di sussidio. Si tratta di Angelo Accorinti, nipote di Giuseppe Accorinti, ritenuto al vertice dell’omonima ‘ndrina operante nel territorio di Zungri e zone limitrofe, coinvolto in numerose inchieste. Al termine del controllo sulla spesa pubblica, i finanzieri lo hanno denunciato alla procura della Repubblica che ha chiesto al GIP l’emissione di un decreto di sequestro preventivo, eseguito in data odierna, avente per oggetto la somma di 3mila euro circa, quale profitto illecito derivante dalla commissione del reato.
Percepiva il Reddito di cittadinanza, ma è figura apicale della ‘ndrangheta vibonese
La scoperta fatta dalle indagini condotte dalla Procura della Repubblica insieme alla Guardia di Finanza4 Agosto 2020 10:38
