“Con oggi cominciamo un percorso che ha l’obiettivo di aprire i cantieri nell’estate del 2024, quindi l’anno prossimo ci sarà l’apertura dei cantieri”. L’ha detto il ministro delle Infrastrutture e senatore della Lega, Matteo Salvini intervenendo in Aula sul decreto sul ponte sullo Stretto. E ha aggiunto: “Facciamo un ponte perché ci passino sopra auto, bus e treni e poi – lo dicono ingegneri, architetti, geologi – sotto il ponte le navi ci passeranno. L’altezza di 65 metri lo permette. Pensate voi, siamo una maggioranza curiosa che vuole un ponte su cui sopra passano auto e treni e, sotto, le navi”.
“A chi ci dice che facciamo il ponte quando manca tutto il resto, dico che noi ragioniamo di insieme: facciamo il ponte che dà un senso a tutto il resto, perché se sto spendendo 11 miliardi per arrivare in treno più velocemente da Palermo a Messina e altri 11 miliardi per arrivare più velocemente da Salerno a Reggio Calabria e poi mi fermo, smonto il treno, lo metto sul traghetto, inquino, arrivo dall’altra parte, rimonto il treno e riparto e perdo due ore, non ha senso quello che stiamo facendo”. L’ha detto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini intervenendo in Aula sul decreto sul ponte sullo Stretto. Poi riferendosi agli investimenti, citati poco prima, dei 28 miliardi di investimenti infrastrutturali messi in cantiere o che saranno cantierati in Sicilia e altrettanti in Calabria, ha aggiunto: “Senza tutti questi 28 più 28 miliardi, è vero, il ponte da solo non serviva. Confermo. L’unicum lì in mezzo, senza strade, metropolitane e ferrovie non serviva. Ma finalmente si muove tutto il resto, perché fare tutto il resto per arrivare velocemente e poi fermarsi a Villa San Giovanni o a Messina non ha senso”.
“Le stime parlano, nell’arco del tempo, a lavorazione ultimata, di 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria. Non redditi di cittadinanza dati una tantum ma 100.000 posti di lavoro vero, fra Sicilia e Calabria” – conclude Salvini – “Siamo in grado di contrastare le infiltrazioni mafiose? Sì, io mi fido della magistratura, delle forze dell’ordine e anche dei giornalisti di inchiesta italiani”.