venerdì, 08 dicembre 2023

Quei relitti degli sbarchi mai rimossi dalla Riserva marina: ad Isola Capo Rizzuto nasce un comitato di cittadini

Sulla spiaggia rossa di Le Cannella di Isola Capo Rizzuto ci sono ancora i resti dell’ultimo, drammatico sbarco. Indumenti, qualche medicina, pacchi di biscotti turchi gonfi d’acqua. Quel che resta di un viaggio da incubo. Il mare quella notte era com’è in queste immagini, gonfio e impetuoso. Le persone ora sono in salvo, ma sulla spiaggia restano i relitti di due barche a vela simili alle carcasse di due grossi cetacei spiaggiati. Una è lì da qualche giorno, sulla fiancata la scritta “freedom”, libertà; l’altra giace insabbiata da diversi mesi, da ben prima della scorsa estate. E sono solo due dei circa dieci relitti adoperati dai trafficanti d’uomini nel corso degli ultimi anni e mai rimossi dai luoghi dello spiaggiamento, lasciati a distruggersi lentamente per l’azione del mare inquinando costa e acque dell’Area marina protetta.

Ne abbiamo parlato con Raffaele Muraca, del comitato cittadino nato ad Isola Capo Rizzuto per sollecitare le istituzioni alla rimozione di queste carcasse del mare