E se per la candidatura a presidente della Regione Calabria in quota centrodestra ritornasse la figura di Sergio Abramo, attuale sindaco di Catanzaro? Ieri a Roma il vertice nazionale delle diverse forze di quello che un tempo fu il centrodestra (oggi superato dall’era Mario Draghi che, a breve, comporterà una scomposizione dell’attuale quadro politico) si è concluso con un’ennesima fumata nera. Ne fa le spese una Calabria che avrebbe bisogno di certezze e, soprattutto, di superare la deludente stagione del facente funzioni Nino Spirlì che ha dimostrato di essere assolutamente inadeguato sia sul piano politico sia sul fronte della necessità che si avverte di profondi e proficui cambiamenti.
Il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, è giunto quasi al termine della sua quarta esperienza di primo cittadino del Capoluogo di regione. Ha sempre vinto nella sua città, raccogliendo ampi consensi diffusi. Abramo ha avuto un ottimo rapporto, e molto probabilmente ha ancora, con i vertici nazionali di Forza Italia, ma all’epoca delle precedenti elezioni regionali aprì un dialogo anche con Matteo Salvini che in una visita a Palazzo De Nobili ne elogiò le notevoli capacità amministrative. E in effetti Sergio Abramo è un ottimo amministratore e senz’altro Catanzaro, tra i grandi Comuni della Calabria, è quello meglio amministrato e con i conti più in ordine. Sergio Abramo a tutte le caratteristiche per imprimere una svolta decisiva alla guida della Regione Calabria, cosa che Nino Spirlì non riesce proprio a fare.
Perché Roberto Occhiuto, dato per candidato presidente del centrodestra, potrebbe decidere di lasciare il passo a qualcun altro, e quindi magari anche a Sergio Abramo? Perché ormai Roberto Occhiuto, parlamentare cosentino, ha un ruolo nazionale di primissimo livello, essendo capogruppo alla Camera di Forza Italia. Roberto Occhiuto, in vista dei prossimi importanti cambiamenti politici, che quasi tutti a Roma danno per scontati proprio a seguito del menzionato effetto Draghi, può giocare, da protagonista, partite più strategiche. Magari si potrebbe pensare a un possibile ingresso in Giunta regionale di suo fratello Mario Occhiuto, sindaco uscente di Cosenza. Nulla di ufficiale, ovviamente, rispetto a queste ipotesi appena formulate, solo ragionamenti che nascono dall’impasse in cui si trova l’articolata coalizione di centrodestra, peraltro alle prese con i nodi delle amministrative in grandi città: Roma, Milano, Napoli, Torino…
A Catanzaro la scadenza naturale della legislatura comunale è prevista per la primavera del 2022, chiudendo un lungo ciclo targato Sergio Abramo. Un’altra figura politica catanzarese sarebbe data per vincente, Wanda Ferro, attuale responsabile regionale di Fdi e anch’essa parlamentare come Roberto Occhiuto.
Regione Calabria, Sergio Abramo potrebbe essere un ottimo Presidente. Per una svolta che Spirlì non riesce a imprimere
Ormai Roberto Occhiuto, parlamentare cosentino, ha un ruolo nazionale di primissimo livello, essendo capogruppo alla Camera di Forza Italia