La procura di Reggio Calabria ha chiesto una condanna di 10 anni e 5 mesi di detenzione in carcere per Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace, imputato nel processo Xenia dopo l’arresto da parte della Guardia di finanza sulla gestione dei progetti di accoglienza agli immigrati. Una condanna inferiore rispetto a quella chiesta dal tribunale di Locri, che lo aveva condannato in primo grado a 13 anni e 2 mesi di carcere. I reati contestati all’ex primo cittadino sono associazione per delinquere, truffa, peculato, falso e abuso d’ufficio. Nel 2018 trascorse un breve periodo agli arresti domiciliari ed un anno di divieto di dimora nel comune di Riace. “È stata una requisitoria serena e pacata – ha affermato al termine dell’udienza l’avvocato Giuliano Pisapia, difensore di Lucano, insieme all’avvocato Andrea Daqua -. In parte i sostituti procuratori generali hanno condiviso quanto è stato sollevato da noi come difesa di Mimmo Lucano in contrasto con la sentenza di primo grado. Su altri punti non condividiamo sia le richieste di condanna che le motivazioni”.
Requisitoria Riace: chiesti 10 anni e 5 mesi di reclusione per Mimmo Lucano
L'ex sindaco è accusato di associazione per delinquere, peculato, truffa, falso e abuso d'ufficio26 Ottobre 2022 15:37

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