E’ stata rinvenuta, alcune settimane fa nelle acque del porto di Vibo Marina, un’ancora di ferro, alta circa due metri, afferente al patrimonio culturale sommerso, in quanto presumibilmente inquadrabile cronologicamente nella seconda metà dell’ottocento; era impiegata per assicurare al fondo le reti utilizzate per le attività di cattura del tonno, un tempo praticata a Vibo Marina. Nella giornata di ieri si è svolta un’ispezione volta a valutare le caratteristiche e lo stato di conservazione dell’ancora rinvenuta, condotta dal funzionario archeologo subacqueo della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Reggio Calabria e la Provincia di Vibo Valentia, di intesa con il Segretariato Regionale Mibact per la Calabria, e con il supporto del personale della Capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri di Cosenza e del Nucleo Carabinieri Subacquei di Messina.
Ritrovata un’ancora della seconda metà dell’800 nel porto di Vibo Marina
Secondo quanto affermato dalla Soprintendenza, era impiegata per assicurare al fondo le reti utilizzate per la cattura del tonno31 Luglio 2020 09:58

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