L’auto, una Fiat Panda, dell’ex sindaco e attuale consigliere di minoranza di Roccabernarda, Francesco Coco, che in passato ha ricoperto la carica di sindaco, è stata danneggiata in un incendio, di presumibile natura dolosa, divampato la notte scorsa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuco, che hanno spento le fiamme che hanno interessato la parte anteriore dell’auto, e i carabinieri che stanno procedendo alle indagini. In passato Francesco Coco, maresciallo in pensione dei carabinieri, ha subito altri atti intimidatori.
«Non so più cosa dire e fare – ha sostenuto Coco, esponente di una lista civica – siamo nelle mani dello Stato. Le autorità sanno tutto, ci sono decine di mie denunce e sono certo che lo Stato farà il suo dovere. A Roccabernarda lotto da 20 anni contro il malaffare e questi sono i risultati. Se io ho colpito nel segno devono dirlo gli altri. Io faccio il mio dovere di servitore dello Stato. Un bravo cittadino deve affidarsi allo Stato e spero che questa volta si capisca la mia situazione personale, quella della mia famiglia e di quello che stiamo facendo. Penso che tramite me, dopo gli attentati alla lavanderia di mia moglie (fatto che risale all’ottobre dello scorso anno, ndr), vogliano colpire lo Stato. E’ il momento di agire senza fare più chiacchiere».
Coco ha raccontato che ieri sera intorno alle 23 era alla guardia medica. L’auto era parcheggiata davanti all’ambulatorio. Alcuni ragazzi hanno attirato l’attenzione dicendo che c’era un’auto che andava a fuoco: «Mi sono accorto che era la mia e sono intervenuto con un estintore preso nella guardia medica per evitare danni. Spero di poterla riparare».
«Oggi si è raggiunto un punto di non ritorno. Con l’auto bruciata al consigliere Francesco Coco si è voluto dare un segnale di totale scontro nei confronti delle Istituzioni». Lo scrive l’amministrazione comunale di Roccabernarda, guidata dal sindaco Nicola Bilotta, in messaggio diffuso sulla pagina Facebook del Comune. «Ogni componente dell’Amministrazione e del Consiglio – prosegue – si sente colpito a prescindere dalle ideologie politiche che restano, a questo punto, solo un mero contorno. Sabato la visita del signor Prefetto ci aveva donato quella speranza di cui, tutti noi, indistintamente, abbiamo bisogno. Oggi, di nuovo, un senso d’inerzia ci assale anche se abbiamo l’obbligo, per la parte buona di Roccabernarda, di proseguire nel nostro lavoro. Abbiamo già espresso la totale e piena vicinanza al nostro consigliere. Noi ci saremo sempre». (Ansa).