E’ tranquilla stamane la situazione nella tendopoli di San Ferdinando dove nella notte tra sabato e domenica è scoppiato l’incendio costato la vita al giovane gambiano Surawa Jaith, che avrebbe compiuto 18 anni a gennaio. Dopo i momenti di tensione registrati nella prima parte della mattinata di ieri nella baraccopoli, con alcuni cassonetti rovesciati davanti all’ingresso nell’agglomerato in plastica e lamiera e poi una protesta davanti al Municipio di San Ferdinando, adesso è tornata la normalità.
A fare calare il livello della tensione c’è stata anche la decisione, resa nota dal prefetto di Reggio Calabria al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza di ieri, di trasferire i migranti ospitati all’interno di un’area urbanizzata, già individuata, dove saranno sistemati dei container. Intanto quanti hanno avuto distrutta la loro baracca sono stati ospitati nella tendopoli ufficiale che sorge a poche centinaia di metri da quella teatro della tragedia. (Ansa).