C’è confusione per il rientro a scuola di quest’oggi, o per meglio dire una confusione “ordinata” che arriva direttamente dall’ultimo piano della Cittadella Regionale di Germaneto. Sabato sera – dopo un annuncio arrivato ancora una volta dai social – il presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì ha emanato un’ordinanza in cui raccomanda le istituzioni scolastiche a limitare al 50% la presenza degli studenti (la restante parte seguirà le lezioni a casa con la didattica integrata). Misura già prevista dagli ultimi decreti varati dal Governo per fronteggiare l’emergenza Coronavirus – e che rientra anche tra quelle da adottare in zona gialla.
Il documento firmato da Spirlì – annunciato venerdì mattina in diretta Facebook mentre era in viaggio verso Rota Greca, saltando l’inaugurazione dell’anno giudiziario nell’aula bunker di Lamezia Terme alla presenza del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (LEGGI QUI L’ARTICOLO) – e pubblicato nella serata di sabato – dopo che nel pomeriggio vi erano state ulteriori riunioni negli istituti superiori per organizzare gli ultimi dettagli per il ritorno a scuola di stamattina – non porta nulla di che alla causa, ma anzi scarica nuovamente le responsabilità sulle scuole. Sono solo dei consigli, ma la patata bollente se la devono sbolognare le scuole, in conclusione. Tra l’altro, la tempistica della pubblicazione ha provocato un ulteriore affanno nel sistema: nelle ultime ore i genitori degli alunni che siederanno o meno nei banchi stamattina, hanno dovuto comunicare in fretta e furia alle relative scuole la decisione presa. Ieri era domenica, oggi lunedì. E’ vero anche che gli stessi genitori – tramite i gruppi Whatsapp di classe – si erano già organizzati, ma qui salta l’ufficialità degli atti.
E in tutto questo, non è la prima volta che il presidente facente funzioni della Regione prende in mano la situazione scuola: dov’è finito l’assessore al ramo Sandra Savaglio? Scomparsa dai radar da mesi. Non è intervenuta nemmeno una volta sulla questione. Non ha nulla da dire in merito? Lei, che tra l’altro è docente, scelta per questo incarico proprio dalla presidente Jole Santelli? Mistero.
Su questa situazione è intervenuta anche la segreteria regionale della FLC Cgil in una nota ieri: «Riteniamo gravissimo che a distanza di poco più di 24 ore, attraverso una diretta Facebook, si annunci la posizione della Regione Calabria in merito alla ripresa delle attività scolastiche in presenza nelle scuole superiori, creando una situazione di enorme confusione a dimostrazione della totale inconsapevolezza sul funzionamento delle istituzioni scolastiche e delle ricadute che questo ha sull’intera comunità. Ancora più grave, in questo contesto, è la totale assenza di un assessore all’istruzione ormai invisibile da mesi alle esigenze e continue richieste di un settore così strategico per la Calabria. La scuola calabrese viene utilizzata dal presidente Spirlì come strumento di contesa politica nella totale mancanza di rispetto verso gli studenti, i lavoratori e le famiglie».
Giuseppe Laratta