In meno di 24 ore dietrofront sulle quarantene nelle scuole. La didattica a distanza scatterà (o meglio continua a scattare) con un solo positivo in classe per i bambini fino a sei anni, per la scuola dell’infanzia, dunque, dove è più difficile mantenere il distanziamento e le mascherine per i bimbi non sono obbligatorie. Con due positivi per gli alunni da 6 a 12 anni (per i quali non è ancora prevista la vaccinazione) e anche per i più grandi se non sono vaccinati. Dai 12 in poi si andrà in Dad se i casi positivi sono almeno tre.
Smentita in 24 ore, dunque, la circolare congiunta Salute-Istruzione che, in ragione dell’aumento dei contagi e delle difficoltà nel tracciamento, disponeva la didattica a distanza con un solo studente positivo. Nella serata di ieri, infatti, è arrivato il dietrofronto con l’intervento di palazzo Chigi che ha avocato a sé l’operazione dopo un approfondimento con il Cts e con il commissario all’emergenza Francesco Figliuolo, che ha garantito supporto per il tracciamento.
Uno dei problemi più seri, infatti, riguardava l’incapacità delle srutture preposte di effettuare i tracciamenti: su questo punto l a struttura del commissario straordinario Francesco Figliuolo ha garantito che “intensificherà le attività di testing nelle scuole, al fine di potenziare il tracciamento”, poiché “garantire la partecipazione in presenza e lo svolgimento delle lezioni a scuola in assoluta sicurezza è una priorità del Governo”.