Le sfide proibitive sono finite, e per quanto a Verona la vita sia difficile per tutti, domani al ‘Bentegodi’ il Crotone non può sbagliare. Bisogna riprendere a fare punti perchè la situazione è di piena emergenza e perchè non può sperare che la classifica resti corta in eterno. Per dire: alla fine della sfida contro la Roma, nonostante la sconfitta, si era tirato un sospiro di sollievo poiché le dirette concorrenti non avevano fatto meglio, ma due ore dopo è arrivata l’inattesa vittoria dello Spezia a Napoli a raffreddare anche il più tenace degli ottimisti. A Verona è dura perchè è lì che esercita il suo magistero Ivan Juric, e nessuno più del Crotone sa quanto il tecnico croato rappresenti un valore aggiunto per le sue squadre. L’interrogativo della vigilia riguarda soprattutto la scelta di Stroppa circa l’atteggiamento tattico: le 9 reti subite nelle ultime due gare consiglieranno maggiore prudenza oppure contro una squadra che col pressing tende ad alzare la linea difensiva il tecnico lodigiano proverà a scatenare i velocisti? Qualche cambio rispetto a mercoledì scorso ci sarà. Con Marrone indisponibile, la difesa sembra scontata, con Magallan, Golemic e Cuomo, ma la grande novità potrebbe essere in attacco, con Riviere titolare e Simy in panchina. Sempre out Cigarini e Benali. Problemi anche nel Verona: in difesa non c’è Dawidowicz, e dunque giocheranno Gunter, Magnani e l’ex Ceccherini. Ilic dovrebbe sostituire l’infortunato Veloso, mentre in attacco, con Favilli e Lazovic indisponibili, la coppia Zaccagni-Barak dovrebbe agire a sostegno di Kalinic.
Francesco Sibilla