In due si sono quasi completamente rinnovate, costrette dagli eventi, una ha costruito sulle basi della squadra della scorsa stagione, provando a puntellarla. Il calciomercato delle tre calabresi di B si è chiuso senza grandi sorprese. Iperattivo il Cosenza, che doveva adeguare un organico che le prime due giornate avevano confermato essere non adeguato alla categoria: Zaffaroni ed i tifosi attendevano molte novità, e le novità non sono mancate. Molti i giovani, da Pirrello, prelevato dall’Empoli, al ‘vichingo’ Kristofferssen, arrivato dalla Salernitana, all’attaccante Millico, prestato dal Torino. E poi, il ritorno in prestito di Palmiero, gli ingaggi di Eyongo, Vigorito, Anderson, Situm, Pandolfi. Andava costruito l’impianto, sono arrivati molti giocatori, e si è scelto di metterli sotto contratto, nella maggior parte dei casi. La società rossoblu ha dovuto operare in tutta fretta, ed attendendo l’ultimo giorno, quando le cose di solito si sedimentano ed anche i calciatori hanno meno possibilità di scelta. Solo il campo dirà se il Cosenza ha operato bene, ma di sicuro Zaffaroni non poteva andare avanti con la rosa iniziale, altrimenti la sorte dei rossoblu silani sarebbe stata segnata in partenza.
Il Crotone alla fine è riuscito a cedere Messias. Nell’interesse di tutti: della società, che non poteva ottenere di più dal punto di vista economico, né come cifra, né come formula. Un paio di anni fa, dopo una stagione come quella che hanno disputato, Simy e Messias sarebbero stati ceduti molto meglio, forse anche dopo un’asta, ma le cose sono quelle che sono. Per colmare la lacuna, il Crotone ha preso dal Sassuolo il giovane Brian Oddei, 19 anni fra poco più di due settimane, ghanese che però vive in Italia da quando aveva 11 anni. Per lui, la migliore garanzia sono le cinque presenze regalategli da De Zerbi nel campionato appena finito, segno che le qualità ci sono giacchè sugli attaccanti l’allenatore bresciano ha mai sbagliato. Preso dalla Spal il difensore Marco Spina, girato alla Vibonese. Ma il più era stato fatto nei giorni precedenti. Se qualche esubero fosse stato piazzato si poteva fare qualcosa di più, ma delle condizioni del mercato abbiamo parlato prima.
La Reggina si è limitata ad alleggerire organico e monte ingaggi, in entrata solo un paio di affari: gli arrivi dall’Atalanta del centrocampista offensivo Alessandro Cortinovis, 20 anni, capitano della squadra Primavera, e dal Verona del difensore Bruno Armione. Il mercato è stato ricco e mirato (Ricci, Hetemaj, Micai, il fiore all’occhiello Galabinov), le ambizioni della società non sono nascoste. La Reggina vuole recitare da protagonista.