La sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura ha sanzionato con un provvedimento di censura il procuratore di Crotone, Giuseppe Capoccia, per decisioni e comportamenti adottati nella vicenda della tribuna coperta dello stadio Ezio Scida, ovvero, dello smantellamento della struttura amovibile della tribuna coperta, che avrebbe dovuto avvenire non oltre il 18 luglio 2018, giorno di scadenza dell’autorizzazione concessa dalla Soprintendenza ai beni archeologici per permettere di ampliare la capienza dell’impianto e rispettare le prescrizioni previste per disputare in casa le gare del campionato di serie A.
Capoccia doveva rispondere a due contestazioni: la prima era riferita a quella che il procuratore generale, Giovanni Di Leo, ha definito come “un’impropria attività di consulenza sullo stadio, sostanziatasi in contatti che Capoccia ha avuto con alcuni protagonisti della vicenda, ovvero il presidente del Crotone Calcio, Gianni Vrenna, che Capoccia ha incontrato nel suo ufficio in Procura, e l’allora sindaco di Crotone, Ugo Pugliese, col quale ha scambiato diverse telefonate. Per la sezione disciplinare del Csm nessun dubbio sulla buona fede del magistrato, ma in questo modo il procuratore avrebbe instillato nei suoi interlocutori la convinzione di essere dalla loro parte. Da questa incolpazione, tuttavia, Capoccia è stato assolto.
Non così, invece, per aver archiviato il fascicolo sullo smontaggio della tribuna non avendo ravvisato la presenza di notizie di reato. Per il procuratore generale, invece, alla scadenza dell’autorizzazione Capoccia avrebbe dovuto non archiviare ed istituire un registro degli indagati. Inoltre, l’archiviazione sarebbe avvenuta per via amministrativa, e quindi senza mandare gli atti al giudice per le indagini preliminari, sottraendoli pure alla possibile avocazione da parte della Procura generale. Durante il suo intervento, Capoccia ha ricordato che anche la Procura di Salerno ha archiviato l’inchiesta che era stata aperta sulla vicenda, ma alla fine la sezione disciplinare ha deciso di emettere la sanzione della censura nei suoi confronti. La fine della storia della tribuna coperta dello stadio crotonese, peraltro, è ancora lontana dall’essere scritta: dopo che il Tar ha accolto la richiesta di sospensiva della diffida da parte della Soprintendenza, quest’ultima ha presentato ricorso al Consiglio di Stato, che ha fissato per il prossimo mese di ottobre l’udienza per la discussione di merito.