Dopo la firma delle convezioni tra Ministero della Cultura, Regione Calabria e Comune di Crotone lo scorso 31 gennaio, il progetto di riscoperta archeologica “Antica Kroton” – dal valore di 61 milioni e 700 mila euro – può partire. Cinque le linee di interventi tra parco Pignera (zona stadio), piazza Francesco Corrado, Acquabona (dove sorgerà la nuova struttura dell’istituto superiore “Gravina”), piazza del Legionario, area ex Ariston, area tribunale (dove sorgerà un info point), Capocolonna (strada, per poi giungere al parco archeologico). Il Comune pitagorico ha organizzato martedì mattina una conferenza stampa – alla presenza del sindaco Vincenzo Voce, dell’assessore al ramo Rachele Via, e del dirigente dell’Unità Antica Kroton Antonio Senatore – per fare il punto della situazione, e tracciare una prima road-map delle azioni da mettere in campo in questi mesi, alla luce della firma delle convezioni appena citate.
«Firmate le convenzioni – che sono l’atto preliminare per ri-attivare i finanziamenti – per fine marzo, al massimo i primi di aprile, verranno bandite le procedure per la progettazione. Più che i cantieri, è importante il livello, la qualità della progettazione perchè senza di queste andremmo a fare delle opere che non avrebbero una ricaduta importante. Parliamo di bandi di progettazione definitiva ed esecutiva». La tempistica sarà, «tra pubblicazione dei bandi, valutazione e validazione dei progetti definitivi ed esecutivi – per stare tranquilli» di 3/4 mesi. Successivamente si andranno a fare le procedure per gli affidamenti delle opere: anche qui ci sarà il periodo della pubblicazione del bando, valutazione dei progetti di lavoro, e poi assegnazione dei contratti. Se le procedure – che saranno seguite da Invitalia, che farà da centrale di committenza, e siamo certi si eviteranno quei problemi che si incorrono nei lavori pubblici – andranno spedite, per fine 2022 potranno iniziare ad esserci i primi affidamenti contrattuali che, poi, materialmente partiranno nel momento in cui il Mic (Ministero della Cultura n.d.r.) indicherà la perimetrazione dell’area su cui faremo l’intervento. Quando si parlava di 2023, facevo riferimento a questo elemento di percorso. Non c’è nessun ritardo». Sono le parole del dirigente dell’Unità Antonio Senatore.
Il progetto – che dovrà essere completato nella sua pienezza entro il 31 dicembre 2025 – inizierà tra qualche settimana con la riqualificazione e rifunzionalizzazione della scuola del quartiere San Francesco, polo che ospiterà laboratori di catalogazione, conservazione e restauro. Un prossimo step dovrebbe riguardare il castello di Carlo V, con la bonifica dal tenorm della stessa: a quanto, però, appreso durante la conferenza stampa, la fortezza non dovrebbe riaprire per l’estate.
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