Trenta aziende del food & beverage presenti, un paniera di prodotti di altissima qualità, spesso anche di nicchia. La Calabria ha proposto agli oltre 20 mila partecipanti al Cibus di Parma, che ha chiuso i battenti ieri sera, il meglio delle sue eccellenze nel settore agroalimentare, che sono poi inscindibilmente legate alla valorizzazione ai fini turistici, economici e culturali del territorio. Un’opera di promozione che la Regione Calabria ha intenzione di rafforzare anche per i prossimi anni, tanto che gli investimenti in questa direzione sono già stati accantonati. A partire dal lavoro di affiancamento delle nuove leve del settore: dopo aver registrato una risposta altamente positiva agli stimoli provenuti dalle istituzioni da parte di giovani imprenditori ed imprenditrici, il dipartimento agricoltura ha intensificato gli sforzi sulla spinta delle attività di ricerca finanziate nell’ambito del Piano di sviluppo rurale per soccorrere coloro che intraprendono percorsi di innovazione e chi punta sulla ricerca per aumentare i livelli qualitativi, rispettando l’ambiente. Quella del 2023 è stata, come accade negli anni dispari, un’edizione di fiera compatta, basata su un programma mirato di eventi, panel, attività dimostrative e cooking show nelle quattro aree tematiche in cui la rassegna è stata suddivisa nei capannoni di Parma Fiere, due delle quali tradizionalmente legate alle eccellenze made in Italy, specialmente della produzione di ortofrutta fresca e di prodotti di pasticceria e gelateria, mentre le altre due riguardano gli alti contenuti innovativi. Il segmento riservato al padiglione calabrese è stato tra i più frequentati, a testimonianza del buon lavoro effettuato di marketing territoriale anche grazie al brand Calabria straordinaria. Ora si attende che la partecipazione all’importante rassegna parmense si trasformi in un’opportunità da mettere a disposizione delle aziende e dei produttori calabresi: il carnet degli appuntamenti è già molto ricco.
Francesco Sibilla
