Un raffinato omaggio alla comicità di Woody Allen, ai suoi testi caustici, al suo humor yiddish, in uno spettacolo che immerge le parole del genio statunitense nelle musiche che più ama, quelle che ha usato nei suoi film. Uno spettacolo che Tullio Solenghi ed il Nidi ensamble del maestro Alessandro Nidi hanno portato sulle tavole del teatro Apollo di Crotone, nell’ambito della Quinta stagione concertistica organizzata dall’associazione Beethoven Acam. In “Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene”, il poliedrico artista (noto al grande pubblico per l’enorme successo raggiunto col Trio Solenghi-Marchesini-Lopez a cavallo tra gli anni ’80 e ’90) ha messo insieme musica e parole. I monologhi, i racconti, le parodie delle Sacre scritture, e poi le battute fulminanti capaci di cogliere le contraddizioni del quotidiano, sfumano nei brani di Gershwin, Dorsey, Brubeck, con uno speciale omaggio al mentore di Woody Allen, quel Groucho Marx che per primo, assieme ai suoi fratelli, rese immortale l’umorismo ebraico in America e nel mondo.
intervista:
Tullio Solenghi – attore
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