Si è occupata per diversi anni di criminalità organizzata, in particolare delle cosche del vibonese, Marisa Manzini, magistrato e già sostituto procuratore presso la Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, che ha presentato agli studenti del liceo classico Pitagora, di Crotone, il libro Donne custodi, donne combattenti. Il racconto del ruolo del genere femminile all’interno delle famiglie ‘ndranghetiste, in cui le donne diventano strumento di trasmissione dei codici criminali alle nuove generazioni. Manzini analizza l’organizzazione interna della famiglia di ‘ndrangheta, considerata un vero e proprio fortino, all’interno del quale la donna conserva un ruolo marginale e al tempo stesso fondamentale in relazione all’attività illegale. Ma non mancano le eccezioni, quelle delle donne combattenti, in grado di smantellare le organizzazioni criminali.
Aurelia Parente
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