Domenica 20 e lunedì 21 settembre, oltre che per le Regionali e le Amministrative, gli italiani saranno chiamati alle urne per il referendum costituzionale che chiede la riduzione del numero di parlamentari. La domanda sulla scheda è: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari, approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – Serie generale – n. 240 del 12 ottobre 2019?”. Chi vota Sì approva l’entrata in vigore del taglio dei parlamentari; chi vota No, invece, vuole l’abrogazione della legge. Il referendum non ha quorum. Se vincesse il Sì i deputati passerebbero da 630 a 400 e i senatori da 315 a 200. Abbiamo sentito le ragioni del sì – rappresentate dal senatore del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli – e del no – esposte dal componente della presidenza nazionale e responsabile Ambiente dell’Arci nazionale Filippo Sestito.
VIDEO | Italiani chiamati alle urne per il referendum sul taglio dei parlamentari: le ragioni del si e del no
Abbiamo sentito le ragioni del sì - rappresentate dal senatore del Movimento 5 Stelle Danilo Toninelli - e del no - esposte dal componente della presidenza nazionale e responsabile Ambiente dell'Arci Filippo Sestito.18 Settembre 2020 14:00
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