L’autonomia differenziata «non deve far paura»: lo ha dichiarato il ministro per gli Affari Regionali Roberto Calderoli in visita istituzionale lunedì in Calabria: il titolare del dicastero ha incontrato il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, insieme alla Giunta ed alle parti sociali – presenti al tavolo in Cittadella la Cisl ed Unindustria – per affrontare il tema. Lo scorso 29 dicembre – a quanto appreso – il disegno di legge – dopo il confronto con le Regioni, le Province ed i Comuni – è stato inviato al pre-esame del Consiglio dei Ministri; l’iter prevede adesso il passaggio in Conferenza Unificata Stato-Regioni e l’approdo in Parlamento per la discussione e l’approvazione. Calderoli, sulla tempistica, è ottimista poiché la bozza definitiva che uscirà dal Consiglio dei Ministri ed arriverà in Parlamento come proposta di legge da discutere potrà approdare entro gennaio.
Tra le materie dell’autonomia differenziata che destano più preoccupazione nel Mezzogiorno per evitare che si allarghi il divario tra Nord e Sud del Paese, ci sono i Lep – ovvero i Livelli essenziali di prestazione e dei servizi, che devono essere garantiti in modo uniforme sull’intero territorio nazionale poichè riguardano diritti civili e sociali da tutelare – e la spesa storica – l’ammontare effettivamente speso dal Comune in un anno per l’offerta di servizi ai cittadini ricalcolato con l’ausilio delle informazioni raccolte attraverso i questionari.
Il presidente Occhiuto non ha «pregiudizi ideologici» sull’Autonomia differenziata, ma ci devono essere vantaggi per i cittadini: il presidente della Regione, durante la conferenza stampa, ha preso in esempio il tema delle energie rinnovabili – dove la Calabria produce una quantità superiore di energia rispetto a quella che i calabresi consumano – o il porto di Gioia Tauro.
Giuseppe Laratta
Interviste:
Roberto Calderoli – ministro per gli Affari Regionali
Roberto Occhiuto – presidente della Regione Calabria
