Aveva quasi raggiunto un accordo per dilazionare e rateizzare il debito tributario che si era cumulato, ma per Pasquale Lanzillotti, titolare di una libreria di Praia a Mare, è arrivata la doccia fredda sotto forma di ingiunzione alla chiusura. Così, dall’inizio di questa settimana l’uomo manifesta seduto fuori dall’esercizio commerciale, seduto su una sedia: aspetta i clienti, che altrimenti, dice, vedrebbero chiuso e non capirebbero, ed anche i corrieri che recapitano libri già ordinati. Perchè la lettura è una dolcissima malattia e nessuno che ne sia affetto intende guarirne. Certo, ci sono le leggi, gli obblighi ai quali i commercianti non possono sottrarsi, e quelli di natura fiscale e tributaria sono assolutamente preminenti. Ma c’è anche il buonsenso, che non può non individuare un compromesso: chiudere una libreria è una sconfitta per chi la gestisce, per chi dovrebbe esigerne le tasse, ed anche, anzi, soprattutto per la comunità che serve.
(immagini ed intervista realizzate da Luigi Salsini)
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