Si sta tenendo proprio in questi minuti l’incontro tra la delegazione di sindaci calabresi (Mario Occhiuto, Sergio Abramo, Giuseppe Falcomatà, Maria Limardo e Flavio Stasi, insieme al vice presidente vicario dell’Anci Calabria Francesco Candia) con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il ministro alla Salute Roberto Speranza: al centro del tavolo la questione del commissariamento della sanità in Calabria. Davanti a palazzo Chigi continua, intanto, il sit-in degli altri primi cittadini calabresi. Queste le richieste al Governo di modifica al Decreto Calabria:
- Superamento del commissariamento della Sanità nella Regione Calabria.
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Abbattimento e ripiano del debito storico del settore determinatosi nelle stagioni commissariali.
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Potenziamento del personale nella rete sanitaria regionale con superamento delle rigide barriere poste dall’art. 11 del precedente provvedimento “Calabria”.
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Richiesta di immediata adozione od integrazione Piano Covid con allestimento dei necessari posti letto di terapia intensiva e subintensiva con:
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conseguente assunzione del personale medico e paramedico occorrente;
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acquisizione delle necessarie strumentazioni elettromedicali per riattivazione e potenziamento delle capacità degli Ospedali Spoke e di quelli Generali, nonché dei Dipartimenti di Prevenzione, con riguardo alla medicina territoriale e realizzazione degli USCA.
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Coinvolgimento dei Sindaci a partire dalla immediata attivazione delle Conferenze Sanitarie Aziendali e dalla convocazione urgente dei Presidenti delle suddette Conferenze al fine di definire congiuntamente agli organi regionali e nazionale le modalità e le linee principali di azione per uscire il prima possibile dal Commissariamento ed avviare una nuova stagione della tutela della salute dei cittadini calabresi e del rilancio della sanità pubblica regionale.
+++ AGGIORNAMENTO +++
È durato circa un’ora il confronto tra il Presidente del Consiglio, Conte, il ministro della salute, Speranza, ed una delegazione delle decine e decine di sindaci calabresi che, indossata la fascia tricolore, si sono radunati da stamattina in Piazza Montecitorio per un sit-in mirato a chiedere la fine del commissariamento della sanità. “Commissariati ed indebitati dallo Stato”, recitava lo striscione portato a Roma per chiedere la buona, attenta e trasparente gestione del settore. “Vogliamo essere parte dello Stato e vogliamo che in Calabria ci sia una sanità normale”, ha detto Francesco Candia, presidente dell’Anci Calabria. Il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, a nome dei colleghi ha chiesto condivisione e dialogo tra i territori ed il Governo per la tutela del diritto alla salute, in particolare per la scelta del commissario: non c’interessano i nomi, ha detto Falcomatà, ma le competenze, e per il futuro sarebbe auspicabile una collaborazione tra Regione e Governo per disegnare la sanità del futuro. Conte ha rassicurato la delegazione calabrese: “Potete confermare alle vostre comunità che da parte del Governo c’è la massima attenzione verso la Calabria”, le parole del premier. Che ha anche spiegato che si stanno vagliando i profili più adatti per giungere, possibilmente già domani, alla nomina del nuovo commissario alla sanità, dopo che in appena una decina di giorni ne sono stati bruciati ben tre: prima Saverio Cotticelli, che non sapeva di dover preparare il programma operativo anti-covid; poi Giuseppe Zuccatelli, che a fine maggio durante un incontro con alcune associazioni aveva sostenuto l’inutilità di indossare le mascherine; ed infine, l’ex rettore della Sapienza, Eugenio Gaudio, rinunciatario per la contrarietà della miglia ad un trasferimento a Catanzaro. Per conoscere il nome del nuovo responsabile del settore, occorrerà aspettare poco: l’obiettivo dichiarato è infatti quello di ufficializzare il none nella riunione del Consiglio dei ministri in programma per domani mattina.
(fonte video: Agenzia Vista)