«E’ uno dei temi che mi fa più incavolare: a Crotone dovrebbe essere sospeso il servizio di Radioterapia (riferendosi al reparto del Marrelli Hospital che ha terminato il budget per il 2020 n.d.r.). A me dell’ottusità dei commissari non me ne frega un cavolo, non accetterò mai che ai calabresi vengano sottratte delle cure salva-vita, e siano costretti ad andare fuori regione. Non me ne frega niente: prima i calabresi. E’ un tema che sento particolarmente, perchè solo forse chi non conosce il dolore, per sé o i propri cari, può fare una cosa del genere». Lo ha dichiarato la presidente della Regione Jole Santelli, intervenendo ieri sera a Crotone alla convention del centro-destra a sostegno del candidato sindaco Antonio Manica, in corsa per le Amministrative di domenica e lunedì prossimi.
In queste ultime ore, la governatrice ha scritto una missiva indirizzata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Siamo vittime da anni di un commissariamento governativo che, improntato esclusivamente a logiche meramente ragionieristiche, ha distrutto la sanità calabrese. In questo le responsabilità politiche devono essere chiare e nette. Tutte le scelte sanitarie competono in Calabria al Governo ed ai suoi commissari. Sono stata attenta ad evitare lo scontro istituzionale, non credo faccia bene a nessuno, ma chi decide di commissariare e di effettuare le scelte, poi deve avere il coraggio di assumersi la responsabilità che ne conseguono. La responsabilità verso i calabresi deve essere però chiara, se viene ridisegnata la rete oncologica sul tumore alla mammella e, nonostante le proteste della Regione si va avanti per una strada che, purtroppo, porterà a una nuova e pesante emigrazione sanitaria, se vengono bloccate le radioterapie per esigenze di budget, rendendo impossibile ai calabresi di curarsi a casa propria e costringendoli ad andare fuori regione per terapie salvavita, i calabresi devono sapere che sono scelte effettuate dai commissari di Governo, con la totale contrarietà della Regione. Non credo che, Presidente Conte, Lei sia al corrente di queste cose ma è mio obbligo morale e politico porle in evidenza. Noi calabresi abbiamo diritto ad una sanità da Paese civile, non m’interessa fare guerra contro il Governo nazionale, ma non farò da parafulmine a scelte pesantemente penalizzanti per i miei concittadini».
G.L.