«Si ritiene opportuno e auspicabile la temporanea chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, anche al fine di avviare una massiccia e immediata vaccinazione a tutti gli operatori scolastici». Con queste parole riportate in comunicato stampa, ha deliberato l’Unità di Crisi della Regione Calabria – convocata lunedì scorso alla Cittadella per un vertice (LEGGI QUI). La decisione definitiva sulle prossime forme di didattica – però – arriverà dopo la risposta, da parte della struttura commissariale nazionale per l’emergenza, in merito alla distribuzione delle dosi di vaccino necessarie per la popolazione scolastica. Dunque, al momento non vi è nulla di deciso. Abbiamo cercato di approfondire il tema con gli assenti al tavolo convocato in Cittadella: ne abbiamo parlato con il segretario regionale della FLC Cgil, Mimmo Denaro.
La tematica, come noto, è molto sentita dai genitori calabresi che ogni giorno sollecitano il presidente facente funzioni Nino Spirlì sui social; e proprio da questa piazza lo stesso Spirlì – nuovamente – ha annunciato sabato scorso il prolungamento dell’ordinanza regionale che alzò un polverone a fine gennaio, nella quale è raccomandata la didattica in presenza fino ad un massimo del 50% della popolazione studentesca. Sempre su Facebook, il facente funzioni ha chiesto quali fossero le scuole chiuse per contagi dall’1 gennaio, scatenando l’ilarità degli utenti.
Giuseppe Laratta
intervista
Mimmo Denaro – segretario FLC Cgil Calabria